domenica 8 aprile 2012

La favola degli evasori causa di tutti i mali

 Qualche giorno fa ho pubblicato questo post su Facebook: "Da quando si è installato il governo Monti sta circolando sui giornali, in TV, sul web una nuova favola: quella che tutti i nostri mali dipendono dall'evasione e che "se tutti avessero sempre pagato le tasse oggi non saremmo ridotti così". Gli ultimi avvenimenti, come se non bastassero i precedenti e quanto quotidianamente denunciato da Striscia per esempio, ci dimostrano invece che, se tutti avessero pagato le tasse, le ruberie e gli sprechi sarebbero aumentati in maniera assolutamente proporzionale alle maggiori disponibilità dello Stato e dei suoi degni servitori. L'unica differenza sarebbe stata quella che la ricchezza evasa, anzicchè distribuirsi democraticamente tra tutti gli evasori e da questi rientrare nel circolo produttivo nazionale, sarebbe finita nelle tasche dei soliti pochi noti."


Con grande soddisfazione ho potuto leggere sul Corriere della Sera di ieri l'articolo di Piero Ostellino che, ovviamente con ben altra autorità e capacità, sviluppa da par suo le mie stesse considerazioni iniziali. Dice Ostellino "Con la spettacolarizzazione della caccia all'evasore- spacciato come responsabile della pressione fiscale di cui sarebbe vittima l'onesto contribuente-si è trasformata l'evasione da "fenomeno sociologico" a "fatto morale", dirottando l'attenzione dei cittadini dalle tasse che essi pagano a quelle che gli evasori non pagano. Lo slogan truffaldino della campagna è "pagare tutti per pagare meno". Dice ancora in chiusura del suo pezzo "Spiace constatare che l'imbroglio sia nato con il governo Monti. Ma l'aumento della pressione fiscale e la spettacolarizzazione della lotta all'evasione sono una coincidenza troppo forte per non suscitare il sospetto che l'una sia funzionale alla legittimazione dell'altra. Lo attribuirei, inoltre, all'ignoranza della correlazione fra meccanismi psicologici e movimenti politici che è all'origine dei regimi autoritari e totalitari. La politica è cosa più seria di quanto piace ora immaginare e non ci si improvvisa uomini di Stato. Il governo - col suo accademico distacco dalla gente comune - e i suoi consulenti fiscali, col loro messianesimo salvifico, sono gli apprendisti stregoni che hanno generato un mostro: il "fascismo di popolo". Che, una volta diventato politico, divorerà anche loro". Potremmo anche prendere questo presagio di Ostellino come un auspicio.