martedì 15 marzo 2011

Berlusconi e il nucleare

Faccio una premessa: avete mai pensato a tutto quello che succede quando in Italia c'è al governo Berlusconi e quello che invece non succede quando al governo va la sinistra? Nel primo caso troviamo le torri gemelle e la crisi finanziaria che ne seguì, guerra in Iraq e Afganistan, terremoti vari, tsunami, crisi finanziaria mondiale ancora in corso e adesso disastro nucleare. Nel secondo ( ricordate il governo D'Alema ? ) finanza a mille, quasi nessun problema importante internazionale e tutto va bene madama la marchesa.
A questo punto, da cittadino comune e un pò superstizioso, la scelta obbligata diventerebbe una sola anche se non condivisa. 
Veniamo adesso alla diatriba sul nucleare. Fino a ieri ero decisamente favorevole e la motivazione principale era che già ne avevamo una quindicina sui nostri confini e quindi meglio averle in casa ed eventualmente essere causa dei nostri mali piuttosto che subire le conseguenze dell'altrui imperizia.
Quanto sta accadendo in Giappone mi ha fatto però riflettere su questa mia semplicistica motivazione. Le centrali che ci riguardano sono dislocate in Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Non mi sembra che le prime tre nazioni corrano seri rischi sismici mentre la Slovenia dovrebbe essere più o meno al nostro livello.
Ma l'Italia, tutta, è ad altissimo rischio sismico e in qualche terremoto al centro e al nord sono rimasto personalmente coinvolto e vi assicuro che non è stato piacevole. E' come se volessimo costruire le centrali nucleari in Giappone. Bè...c'è da rifletterci.

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